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Newsletter B2B: 8 buone pratiche per un miglior tasso di conversione

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Newsletter B2B: 8 buone pratiche per un miglior tasso di conversione

Le newsletter hanno dimostrato le loro prestazioni e sembra che la newsletter sia più che legittima per evidenziare i contenuti e per rafforzare la relazione con prospect e clienti.

Per sfruttare al massimo il potenziale di questo strumento di comunicazione, è indispensabile procedere per tappe.

#1

FISSA OBIETTIVI CHIARI E DEFINISCI UNA TABELLA DI MARCIA

Per garantire tassi di apertura e di conversione ottimali, la tua newsletter dovrà essere in linea con la strategia di marketing aziendale. La prima cosa da chiedersi è quindi quale sia l’obiettivo principale della newsletter. Una newsletter può servire a:

  • Aumentare il traffico verso il sito web dell’azienda
  • Aumentare la notorietà del marchio
  • Migliorare l’immagine del marchio
  • Acquisire nuovi contatti commerciali
  • Convertire i prospect in clienti
  • Generare direttamente delle vendite
  • Fidelizzare i clienti
  • Suscitare il desiderio d’acquisto del potenziale cliente tramite un’azione promozionale
  • Trasmettere notizie e contenuti rilevanti
  • Aiutare i clienti a usare prodotti e servizi
  • Invitare il lettore a un evento
  • ...

Definire l’obiettivo della newsletter ti permetterà di pianificare una strategia di comunicazione mirata e di stabilire una tabella di marcia coerente.

#2

IDENTIFICA UN PUBBLICO DI RIFERIMENTO

Per massimizzare le chance di successo è necessario identificare con precisione il cosiddetto pubblico di riferimento, o target, ossia i destinatari della comunicazione. A che pubblico si rivolgerà la newsletter? Di che cosa ha bisogno questo pubblico? Ha bisogno di consigli? In che modo puoi conquistare la sua fiducia? Quali sono le tematiche inerenti alla tua attività a cui potrebbe essere interessato? La tua azienda non ha un unico pubblico di riferimento? È necessario procedere a una segmentazione di questa audience per proporre a ogni target contenuti adeguati? 

La cosiddetta segmentazione strategica, che consiste nel suddividere i contatti commerciali in target con criteri specifici, è fondamentale per garantire una buona performance in termini di tasso di apertura e conversione. I contatti possono essere suddivisi, ad esempio, in base al profilo demografico, ai centri di interesse, alla data del primo acquisto, alla frequenza di acquisto, al comportamento osservato sul sito web, alle pagine che hanno visitato o ai link su cui hanno cliccato, ecc. Questa operazione permette di identificare contenuti specifici da proporre a ciascun target. 

La segmentazione dei contatti commerciali può essere facilitata anche dall’uso di form di iscrizione alla newsletter che il prospect compila direttamente sul sito web dell’azienda. Oltre all’indirizzo email, il form di iscrizione permette di ottenere numerose informazioni, come nome, cognome, sesso, data di nascita, interessi, la frequenza alla quale il prospect desidera ricevere comunicazioni, ecc. Questo metodo di raccolta dati è detto “opt-in”.

#3

OTTIMIZZA LA NEWSLETTER PER AUMENTARE IL TASSO DI CONSEGNA

Se la segmentazione del target è già di per sé un’operazione essenziale, anche la deliverability, ossia la “recapitabilità”, è fondamentale per garantire il successo della tua newsletter. Un’email identificata come spam dal provider non raggiungerà la cartella “Posta in arrivo” del destinatario e ciò ridurrà drasticamente l’effetto della tua azione di marketing.

Per evitare che ciò accada sarà opportuno seguire alcune buone pratiche...

  • Aggiorna periodicamente il database, eliminando, ad esempio, gli indirizzi email che contengono un errore o che risultano non essere più attivi.
  • Invia le newsletter da un indirizzo email personalizzato e facile da identificare, che contenga il nome di dominio dell’azienda.
  • Presta attenzione alla formulazione dell’oggetto dell’email e del preheader (formulazione accattivante ma non troppo sfacciata, personalizzata e possibilmente in meno di 60 caratteri).
  • Evita le cosiddette spam words, che riducono le possibilità che la newsletter arrivi a buon fine.
  • Garantisci il rispetto del Regolamento generale sulla protezione dei dati (ottenimento del consenso esplicito del prospect a ricevere comunicazioni da parte tua, presenza di un link di disiscrizione nella newsletter, garanzia del diritto di modifica del prospect sui suoi dati personali, ecc.).
  • Fai un test inviando la newsletter a te stesso o a dei colleghi (verifica la ricezione e l’impaginazione su diversi servizi di posta elettronica, controlla i link e la landing page, ecc) e apporta le correzioni necessarie.

#4

DEFINISCI UNA LINEA EDITORIALE

Indipendentemente dallo scopo della tua newsletter, che potrà essere prettamente commerciale o piuttosto informativo, assicurati che il suo contenuto sia ricco e attrattivo. Che tipo di contenuti desideri proporre ai lettori? Che cosa desideri trasmettere? In che modo puoi rispondere alle loro attese? È arrivato il momento di trovare contenuti a valore aggiunto inerenti alla tua azienda che invoglino alla lettura e catturino l’interesse del lettore. Ora implementa una strategia editoriale mirata, che tenga in considerazione le specificità e gli interessi di ogni target. 

Sei a corto di idee? Hai il blocco dello scrittore di fronte alla pagina bianca? Gli argomenti da trattare per creare un legame con il lettore e suscitare il suo interesse difficilmente possono mancare. Ecco alcuni esempi:

  • Riflessioni su un tema generale o di attualità
  • Novità prodotto
  • Know-how aziendale
  • Consigli d’uso su uno o più prodotti
  • Servizi innovativi
  • Ultime tendenze
  • Annunci importanti (miglioramento di un prodotto, offerta speciale, sconto, offerta di prova, ecc.)
  • Success story o testimonianze dei clienti
  • Comunicazione sui valori ambientali, sociali o culturali dell’azienda
  • Inviti a partecipare ad eventi o webinar

#5

PRESTA ATTENZIONE ALL’IDENTITA VISIVA E AL FORMATO DELLA NEWSLETTER

La newsletter di un’azienda deve essere direttamente ispirata a quello che nel gergo del marketing viene chiamato tono di voce. La tua azienda ha un campo lessicale che la identifica? Come si rivolge solitamente alla sua clientela? Quale immagine vuole trasmettere?

Se il contenuto è di fondamentale importanza, anche la forma non va trascurata. In particolare l’identità visiva della tua azienda o del tuo marchio deve emergere chiaramente. Non esitare a riprendere il logo, i colori e i caratteri tipografici che la contraddistinguono, a condizione che siano compatibili con tutti i browser.

E non dimenticare il "responsive design" ! La tua newsletter dovrà adattarsi graficamente in modo automatico al dispositivo da cui viene visualizzata (computer, smartphone, tablet).

In ogni caso un’impaginazione curata, senza fronzoli, delle immagini di qualità, un design alla moda e piuttosto minimalista e delle informazioni presentate nel buon ordine sono tutti strumenti preziosi per sedurre il lettore. Una newsletter graficamente troppo densa, sia nei contenuti che nella grafica, rischia invece di stordire il lettore e di scoraggiare la lettura. L’attenzione del prospect è preziosa: non sprecarla! Per finire, pulsanti come “Scopri la nostra gamma”, “Leggi di più” o “Leggi l’articolo” permettono al lettore di percorrere rapidamente newsletter, di identificare gli argomenti che lo interessano di più e, in caso, di proseguire la lettura sul sito web dell’azienda.

#6

INCORAGGIA I PROSPECT AD AGIRE

La newsletter è un ottimo strumento per creare un legame con il prospect, ma deve anche incoraggiarlo a contattare l’azienda, a partecipare al dialogo che questa ha avviato, ad agire, e perché no, a prendere la parola.

Vuoi sapere cosa pensano i prospect del tuo prodotto o della tua azienda? Usa la newsletter per chiedere le loro impressioni sui prodotti o i servizi che proponi o per realizzare dei sondaggi.

Vuoi creare un legame speciale con il prospect? Personalizza l’oggetto della newsletter citando il suo nome. Adotta un approccio più empatico! E se hai dei dubbi su come formulare l’oggetto della tua email, procedi a un test A/B: invia due newsletter con due oggetti diversi a un campione ristretto di destinatari in maniera da identificare quello che genera maggiore “engagement”! 

Ma non è tutto... Per comunicare chiaramente l’obiettivo della newsletter e creare un ponte tra prospect e azienda, la newsletter deve contenere necessariamente un pulsante “che chiama all’azione”, ossia un pulsante “call to action”. L’azione in questione può essere il fatto di procedere all’acquisto, di scaricare o condividere dei contenuti, di iscriversi alla newsletter, richiedere un preventivo o fare un test, ma può anche essere, più semplicemente, una richiesta ad essere contattato. Una call-to-action visivamente attrattiva, incisiva, personalizzata, che incoraggia all’azione e ben posizionata garantisce un buon tasso di conversione. In termini di formulazione, per incoraggiare i lettori a fare clic è preferibile scegliere un verbo d’azione, che trasmetta l’idea d’urgenza o di scarsezza degli stock, e proporre un’unica azione (ad es. “Provalo ora”, “Scaricalo subito” o “Iscriviti oggi”). Ma è anche vero che a volte l’originalità porta i suoi frutti... Non esitare a prenderti qualche libertà!

#7

DECIDI IL TIMING E LA FREQUENZA DI INVIO

Identifica il giorno e l’ora più adatti per l’invio della tua newsletter in maniera che arrivi ai destinatari nel momento in cui ha teoricamente più chance di essere letta.

E non dimenticare che anche la frequenza di invio è un fattore importante della tua strategia. Non bombardare i lettori con un numero eccessivo di comunicazioni ma non rimanere nemmeno in silenzio troppo a lungo. La frequenza di invio deve essere regolare ma non intrusiva: se da un lato è controproducente sollecitare troppo i lettori, dall’altro una newsletter inviata periodicamente (ad es. con una frequenza settimanale, bimestrale o mensile) si trasforma in appuntamento ricorrente con il lettore.

Il modulo di iscrizione può essere uno strumento per permettere al prospect di scegliere la frequenza e il tipo di contenuti che desidera ricevere. Questo, per finire, contribuirà ad aumentare il livello di engagement del tuo pubblico.

#8

MISURA LA PRESTAZIONE DELLA NEWSLETTER USANDO QUESTI 5 INDICATORI

La tua strategia è efficace? Misura il successo della tua newsletter usando gli indicatori di prestazione, o KPI (dall’inglese Key Performance Indicators). Questi indicatori ti permettono di determinare il livello di engagement dei lettori e, di conseguenza, di sapere se l’obiettivo della newsletter è stato raggiunto.

I 5 KPI da conoscere sono: 

  • Il tasso di consegna (percentuale di newsletter recapitate con successo al destinatario nella cartella “Posta in arrivo”).
  • Il tasso di apertura (percentuale di persone che hanno aperto la newsletter rispetto al numero totale di destinatari che hanno ricevuto la newsletter). 
  • Il tasso di clic (percentuale di persone che hanno cliccato su un dato link rispetto al numero totale di destinatari che hanno ricevuto la newsletter)
  • Il tasso di conversione (percentuale di destinatari che hanno effettuato un’azione concreta, come l’acquisto, il download o l’iscrizione)
  • Il tasso di disiscrizione (percentuale di persone che si sono disiscritte dalla newsletter).

Sei pronto?

Passa all’azione e e usa le tue newsletter per creare la tua immagine di esperto del settore! Ti aiuterà non solo a trovare contatti commerciali, ma anche a consolidare la relazione con i tuoi clienti.

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